Sono onesto, quest'anno non avrei voluto partecipare al TTG di Rimini, vuoi perché i costi sono alti, vuoi perché le fiere sono (in gran parte) decadute, la scheda di adesione l'ho mandata solo tre settimane prima dell'evento.
E questa è la premessa.
I grandi Tour operators erano assenti, alcuni padiglioni abbastanza vuoti, la solita fila all'entrata e i bar costosi e di bassa qualità. Tutti ingredienti che fanno pensare all'ennesimo inutile sperpero di denaro.
E qui il colpo di scena.
Una fiera così viva, con persone attive, poco spreco di tempo, 3 o 4 idee di start up veramente intuitive, mi hanno fatto cambiare completamente idea. Tre giorni (diciamo due) molto proficui, nei quali il confronto con altre realtà, la professionalità di molti e la quasi assenza di B2C, ha dato vita ad una delle manifestazioni fieristiche più importanti degli ultimi anni.
In particolare mi hanno colpito due idee molto brillanti che, a mio parere, avranno un grande seguito nel brevissimo tempo. La prima si tratta di due sorelle che hanno creato una app che calcola la co2 che può essere risparmiata se i passeggeri imbarcassero meno bagagli a bordo (maggiori info su www.flyghter.com). La seconda idea è un bagaglio a mano di cartone da utilizzare al bisogno in aeroporto.
E poi anche altre, ma meno efficaci, dal mio punto di vista.
In conclusione: il nuovo che avanza con tante novità, il vecchio che resiste e si evolve, il presente tutto da costruire.
Grazie alle fiere come TTG e grazie agli espositori e grazie ai partecipanti, si torna finalmente a parlare di Turismo con la T maiuscola.
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