sabato 24 ottobre 2015

A quiet chaotic day at the EXPO, everyone is talking about ...

Ok, I take the decision and I go.

Today we have our monthly meeting of Sky Team and we decided to honor the event, which in recent months has held court in Italy.
Wake up at 5:02, the train at 7.15 and it go go go. Arrival at 11.10 (with the usual 12-minute delay of Trenitalia ...) where I meet my colleagues.
The first impression is of a huge fair, also well-run, full of checks, people who help you and refer you, so many police, so many people. Landing station Rho Fair (called Milan Expo 2015 and we'll see if in the near future will maintain the name) at the entrance of the fair, cute, small, functional, perhaps with some written in other languages ​​(besides English) would not disfigured, just think that there were many more Russians, Arabs, Chinese and French than Italians. Many schools, so many young people, many people involved in the most important event over the last 25 years in Italy.

Let's go back to the impressions. A great central corridor furnishes the side pavilions that dot the entire area of ​​the Expo. Hundreds of thousands of people who flock to the great universal exposition. And this should be, but it is not. Going more in depth could simplistically say that is a great multi-cuisine restaurant on the outskirts of Milan. Because this is the message that comes
(Walk and feel blathering "in which stand we do eat ??") instead of hearing about the problems that afflict the world really such "hunger".
But here, of hunger, just talking at lunch and dinner. Many pavilions dedicated to different nations (I have visited only one due the enormous amount of people in a row at the entrances!), But also a large number of pavilions that deal exclusively speculating on food (Baci Perugina, Ferrero, Lindt, Eataly and so on).

What message do we pass to our children? Well, my daughter said, "Dad, I watched on TV the incredible and long queue at the Expo? please, I prefer not to go and miss two days of school. "
How to blame her.

The basic idea is very honorable, the Charter of Rights signed in Milan must be a stop to lay the foundation stone of the future against waste (but then you turn around the corners of the halls and see the scraps of uneaten food thrown .. ..) and in favor of an economy revised and corrected.

Will our heroes to convince us that you can really do?
In my small way, I still act like my parents always taught me: do not throw food, the light turns off when not needed, and as far as possible differs garbage.

By the way Expo was a rare occasion for the touristic industry to gain a huge amount of money, regardless the real meaning of!

Only the posterity will judge .....



ph: Fabio Zinanni©

giovedì 22 ottobre 2015

Una tranquilla caotica giornata all’EXPO, ne parlano tutti…

Ok, prendo la decisione e vado. 

Oggi abbiamo il nostro meeting mensile di Sky Team e decidiamo di onorare la manifestazione che in questi ultimi mesi ha tenuto banco in Italia.
Sveglia ore 5.02, treno alle ore 7.15 e si parte. Arrivo alle 11.10 (con i soliti 12 minuti di ritardo di Trenitalia...) e mi incontro con i colleghi.
La prima impressione é di una fiera enorme, anche ben amministrata, piena di controlli, di persone che ti aiutano e ti indirizzano, tante forze dell’ordine, tanta gente. Sbarco alla stazione di Rho Fiera (chiamata Milano Expo 2015 e vedremo se nel prossimo futuro manterrá il nome) alle porte della fiera stessa, carina, piccola, funzionale, magari con alcune scritte in altre lingue (inglese a parte) non avrebbe sfigurato per niente: basti pensare che c’erano molti piú Russi, Arabi, Cinesi e Francesi che Italiani. Tante scolaresche, tanti giovani, tante persone interessate all’evento piú importante che abbiamo avuto negli ultimi 25 anni in Italia.

Torniamo alle impressioni. Un grandissimo corridoio centrale arreda i padiglioni laterali che costellano l’intera area dell’Expo. Centinaia di migliaia di persone che affollano la grande esposizione universale. E tale dovrebbe essere, ma non lo é. Andando piú a fondo potrei semplicisticamente dire che é un grande ristorante multietnico alle porte di Milano. Perché il messaggio che arriva é questo 
(cammini e senti blaterare “in quale stand andiamo a mangiare??”) anziché sentir parlare dei problemi che realmente affligono il mondo quali “la fame”. 
Ma qui, di fame, si parla solo all’ora di pranzo e di cena. Tantissimi i padiglioni dedicati alle varie Nazioni (ne ho visitato solo uno per la enorme quantitá di persone e di fila alle entrate!), ma tantissimi anche i padiglioni che si occupano di speculare solo ed esclusivamente sul food (Baci Perugina, Ferrero, Lindt, Eataly e cosí via).

Che messaggio possiamo mandare ai nostri figli? Beh, la mia di figlia ha detto “papá, visto che fila che c’é all’Expo? Preferisco non perdere due giorni di scuola”.
Come poter darle torto. 

L’idea di base é molto onorevole, la carta dei diritti firmata a Milano deve essere una pietra ferma per porre le basi del futuro contro lo spreco (ma poi ti giri agli angoli dei padiglioni e vedi gli scarti buttati del cibo non consumato....) ed a favore di una economia rivista e corretta.

Riusciranno i nostri eroi a convincerci che si puó fare davvero?
Io nel mio piccolo, continuo a comportarmi come i miei genitori mi hanno sempre insegnato: non si butta da mangiare, la luce quando non serve si spegne e per quanto possibile si differenzia l'immondizia.

Però una cosa é certa: di soldi ne sono girati veramente tanti! 

Ai posteri l’ardua sentenza.....




lunedì 12 ottobre 2015

TTG, considerazioni post fiera

Sono onesto, quest'anno non avrei voluto partecipare al TTG di Rimini, vuoi perché i costi sono alti, vuoi perché le fiere sono (in gran parte)  decadute,  la scheda di adesione l'ho mandata solo tre settimane prima dell'evento. 
E questa è la premessa. 

I grandi Tour operators erano assenti, alcuni padiglioni abbastanza vuoti,  la solita fila all'entrata e i bar costosi e di bassa qualità. Tutti ingredienti che fanno pensare all'ennesimo inutile sperpero di denaro. 
E qui il colpo di scena. 
Una fiera così viva,  con persone attive, poco spreco di tempo, 3 o 4 idee di start up veramente intuitive, mi hanno fatto cambiare completamente idea. Tre giorni (diciamo due) molto proficui,  nei quali il confronto con altre realtà, la professionalità di molti e la quasi assenza di B2C,  ha dato vita ad una delle manifestazioni fieristiche più importanti degli ultimi anni. 

In particolare mi hanno colpito due idee molto brillanti che, a mio parere, avranno un grande seguito nel brevissimo tempo. La prima si tratta di due sorelle che hanno creato una app che calcola la co2 che può essere risparmiata se i passeggeri imbarcassero meno bagagli a bordo (maggiori info su www.flyghter.com). La seconda idea è un bagaglio a mano di cartone da utilizzare al bisogno in aeroporto. 

E poi anche altre,  ma meno efficaci,  dal mio punto di vista. 
In conclusione: il nuovo che avanza con tante novità, il vecchio che resiste e si evolve, il presente tutto da costruire. 
Grazie alle fiere come TTG e grazie agli espositori e grazie ai partecipanti, si torna finalmente a parlare di Turismo con la T maiuscola. 






sabato 3 ottobre 2015

The importance of socials networks

What was written on social and how much you will have to write? I could not speak my mind on this subject, and so, like it or not, I'll give you my truth about the world seen from behind a PC.

Until a few years ago my work was considered one of the most beautiful and interesting in Italy at all: the opportunity to travel, meeting people, exchange views verbally, shake hands, sometimes fighting over a contract. This was our commercial work. Nowadays I really miss, I have to be honest, the possibility (and sometimes the desire) to take my 24 hours bag and get out, just for the sake to go get coffee with a client. The company has changed the way of doing business. The marketing people know the importance to be always on top of the piece, online, live, a step ahead.

Hands up who of us does not have a "smart" phone? We are now connected 24 hours a day, looking for something we do not even know, always be there with prehensile thumb flowing thousands and thousands of MB of information. And, of course, I am one of them. We wake up on mornings and one of the first things we do is checking if we have any message (right?). I believe that at least 90% of what you receive is "spam" or useless information that our brain is forced to receive. But if the remaining 10% we were able to treasure and maybe to investing a small portion of our time, that we would have used in a "smart" phone our friend. Social media, and I think especially in Facebook, Twitter, Instagram, and LinkedIn (to name a few) have sped up in an over-exponential our way of living and thinking.

Have you ever imagined until the early 2000s to be able to buy your air ticket with their cell phone in about 4 minutes and through a dedicated App? And then go to the airport and show the screen of your phone rather than a boarding pass? Tourism was one of the first channels to benefit from this sale. And it is here that I believe we should all invest.

Always careful to frauds, there are so many on the net, but be aware that the future (oops!) or rather this is to be social. And if you like to have a coffee with your preferred customer / friend, turn off the smartphone that live chatting is much better and always good for the soul.


P.S. I forgot .... if you liked the article.... share it on social networks .... :)



L'importanza dei social

Quanto é stato scritto sui social e quanto ancora si dovrá scrivere? Non potevo non dire la mia anche su questo argomento e cosí, che piaccia o no, vi daró la mia veritá sul mondo visto da dietro un pc.

Fino a qualche anno fa (e nemmeno troppi) il mio lavoro veniva considerato uno tra i piú belli ed interessanti nell'Italia tutta: la possibilitá di viaggiare, incontrare persone, scambiare opinioni a voce, stringere mani, a volte litigare per un contratto. Questo era il nostro lavoro di commerciali.Oggi mi manca molto, devo essere onesto, la possibilitá (ed a volte la voglia) di prendere la mia 24 ore ed uscire, solo per il gusto di andare a prendere il caffe' con un cliente. I social hanno cambiato radicalmente il modo di fare il commerciale. Chi fa marketing lo sa’ bene quanto sia importante essere sempre sul pezzo, on line, live, sempre un passo avanti a tutti.

Alzi la mano chi di noi non ha uno "smart" phone? Siamo connessi ormai 24 ore al giorno, alla ricerca di non sappiamo neanche noi cosa, sempre lí col pollicione prensile a scorrere migliaia e migliaia di MB di informazioni. E, ovviamente, anche io ne faccio parte e largo consumo. La mattina ci svegliamo e una delle prime cose che facciamo é controllare se abbiamo qualche messaggio (sbaglio?). Credo che un buon 90% di ció che riceviamo sia “spam” ovvero informazioni inutili che il nostro cervello é costretto a ricevere. Ma se del restante 10% riuscissimo a far tesoro e magari investire una piccola parte del nostro tempo, ecco che avremmo utilizzato in maniera “smart” il nostro amico telefono. I social media, e penso soprattutto a Facebook, Twitter, Instagram, e Linkedin (solo per citarne alcuni) hanno velocizzato in maniera esageratamente esponenziale il nostro modo di vivere e di pensare. 

Avreste mai immaginato fino ai primi anni 2000 di poter acquistare il vostro biglietto aereo col telefonino in circa 4 minuti e tramite una App dedicata? E poi andare in aeroporto e mostrare lo schermo del telefono anziché una carta d’imbarco? Il turismo é stato uno dei primi canali a beneficiare di questo tipo di vendita. Ed é qui che a mio parere dovremmo tutti investire. 

Attenti sempre alle trufffe, ce ne sono veramente tante in rete, ma sappiate che il futuro (ops!) anzi il presente é essere social. E se per caso vi va di prendere un caffé col vostro cliente/amico preferito, spegnetelo lo smartphone che due chiacchiere dal vivo fanno sempre bene allo spirito.


p.s. dimenticavo.... se vi e piaciuto l'articolo.... condividetelo :)