martedì 15 settembre 2015

Perché ci chiamano "ospiti" se dobbiamo pagare?

E' una domanda lecita o no?

Mi sono sempre chiesto perché quando soggiorno in un hotel, sia nel voucher di prenotazione che dagli addetti stessi, vengo chiamato “ospite”.

Nel dizionario della lingua Italiana, la parola “ospite” é cosí descritta: <<La persona che ospita, che accoglie cioè nella propria casa altre persone (siano queste amici, conoscenti, oppure forestieri, estranei) offrendo loro alloggio e vitto, o anche soltanto per una visita, per una festa, per un.... :>>


Allora, se sono ospite di un albergo, perché devo pagarmi la notte ed i pasti?

Ecco che mi torna in mente la mia prof delle superiori che ci esortava a trovare parole sempre nuove: e se da oggi cominciassimo a chiamarci "ospaganti"? Di neologismi la nostra lingua ne é piena e mai come oggi, forse, ne ho trovato uno cosí appropriato....

Lascio a voi i commenti o suggerimenti.
E buon soggiorno!








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