martedì 29 settembre 2015

Le sette modalità principali di soluzioni dello squilibrio interiore attraverso il turismo (Crompton, 1979):

I 7 peccati capitali, i 7 nani, le 7 stelle luminose dell'orsa maggiore, i 7 Re di Roma, le 7 sfere di Drangonball..... e allora..... le 7 pillole che vi faranno stare meglio solo a pensarci!

Vogliamo riuscire a capire una volta per tutte cosa ci fa stare bene viaggiando? Ecco un piccolo vademecum tutto per voi.

  1. l’evasione dal quotidiano percepito, che si attua attraverso la ricerca di luoghi di vacanza che siano diversi rispetto a quelli quotidiani vissuti a casa o al lavoro;
  2. l’esplorazione di se stessi, che concerne la ricerca di occasioni nuove in ambienti non familiari che possano permettere di scoprire qualcosa di nuovo sul proprio profilo psicologico, migliorando la conoscenza di sé;
  3. il relax, che favorisce l’allentamento della tensione psico-fisica quotidiana (es. periodi in centri di benessere);
  4. il prestigio, che induce a ricercare nel viaggio una possibilità di promozione sociale;
  5. la regressione che, attraverso forme di comportamento meno razionali, favorisce la liberazione da costrizioni sociali (es. giochi sulla spiaggia);
  6. l’impulso alle relazioni familiari, che stimola il rafforzamento di legami fondamentali anche mediante attività semplici (es. giocare a carte) con un alto valore di condivisione spesso negato nella “sovraffollata” quotidianità;
  7. il miglioramento delle interazioni sociali, che avviene attraverso forme turistiche che tendono a diminuire le inibizioni e a portare in contesti comportamentali diversi dalla quotidianità in grado di ridimensionare le insicurezze interpersonali (es. villaggi in cui sono previste forme di socializzazione).


Siete ancora lí a leggere?

Fare ed inventare la vostra vacanza, fa solo bene!!!



mercoledì 23 settembre 2015

Piccola pillola di marketing: diversificare le offerte per i Clienti

Probabilmente vi faró (ri)scoprire l’acqua calda, ma ogni tanto ci vuole.

In questi tempi cosí difficili, specialmente per le Agenzie di Viaggi sempre piú tartassate (di tasse e dagli abusivi!), diversificare l’offerta non fa mai male, anzi!
Nel corso di questi anni mi é capitato spesso di imbattermi in diverse “tipologie” di traffico: dal turismo classico, al traffico Business, ai Pellegrini, agli Etnici, agli eventi ed é grazie a questa diversificazione che oggi posso dire di avere una visione molto ampia del panorama turistico del Paese Italia e non solo.

Avete mai abbinato ad un pacchetto turistico classico (sette giorni di mare) un pellegrinaggio al Vaticano? Vi é mai capitata una richiesta di un fratello Mussulmano che si ferma alla Mecca prima di proseguire per il Pakistan? E di organizzare un evento di cercatori di oro in Abruzzo?

Il mondo “civilizzato” é ormai stato scoperto per gran parte, il mondo “incivile” rimane tale fino che a qualcuno non prenda la voglia di andare, ma c’e’ ancora tanto da esplorare anche in Italia: un adventure-bike in Puglia abbinato ad una settimana in Salento oppure un turismo eco-solidale che dia l’opportunitá di riscoprire cosa significhi veramente lasciare a casa tablet, smartphone, pc e quant’altro.

Diversificare l’offerta per renderla sempre appealing ormai é un must. 
Certo non é facile, e come ho premesso sto (ri)scoprendo l’acqua calda, ma bisogna tentare nuove strade se vogliamo essere innovativi e rimanere in questo bellissimo mare chiamato Turismo.


Buona ricerca




martedì 15 settembre 2015

Perché ci chiamano "ospiti" se dobbiamo pagare?

E' una domanda lecita o no?

Mi sono sempre chiesto perché quando soggiorno in un hotel, sia nel voucher di prenotazione che dagli addetti stessi, vengo chiamato “ospite”.

Nel dizionario della lingua Italiana, la parola “ospite” é cosí descritta: <<La persona che ospita, che accoglie cioè nella propria casa altre persone (siano queste amici, conoscenti, oppure forestieri, estranei) offrendo loro alloggio e vitto, o anche soltanto per una visita, per una festa, per un.... :>>


Allora, se sono ospite di un albergo, perché devo pagarmi la notte ed i pasti?

Ecco che mi torna in mente la mia prof delle superiori che ci esortava a trovare parole sempre nuove: e se da oggi cominciassimo a chiamarci "ospaganti"? Di neologismi la nostra lingua ne é piena e mai come oggi, forse, ne ho trovato uno cosí appropriato....

Lascio a voi i commenti o suggerimenti.
E buon soggiorno!








giovedì 10 settembre 2015

Low cost e Legacy airlines: quali differenze?

Oggi introduciamo il concetto di LCC (Low Cost Carrier).

Chi sono, quando nascono, come si sviluppano, come operano. Quattro domande alle quali proveró a darvi delle risposte esaustive e comprensibili.

Le LCC sono compagnie aeree che operano essenzialmente dagli scali secondari delle grandi cittá quali ad esempio Ciampino (piuttosto che Fiumicino), Orio al Serio (BG, anziché Milano), Hahn anziché Frankfurt Intl.... e cosí via.
Il vantaggio é per molte parti in causa: sviluppo del territorio decentrato, nuovi posti di lavoro per l’indotto, scali aeroportuali che beneficiano di nuova linfa economica e, non ultime, le LCC che pagano molto meno sia le strutture che i servizi aeroportuali. 

In Europa nascono negli anni 90 dopo l’onda della deregulation Americana (leggi questo bell'articolo del 1992) e sviluppano una fittissima rete di collegamenti, dapprima nazionali e poi europei (fino ai nostri giorni in cui si parla addirittura di tratte intercontinentali), spinti dalle case costruttrici come Boeing e Airbus.

La differenza sostanziale tra Low Cost e Legacy Airlines é nei costi di gestione (neanche a dirlo!): volando da aeroporti minori, personale ridotto all’osso (quando presente!), manutenzione (boh?!), paghi tutto come extra (a partire dalla semplice assegnazione del posto, al pasto a bordo, all'acqua o al bingo)...... ecco fatto che il tanto miraggiato rispario, magari, non é tale.


! Suggerimento
Quando deciderete di acquistare il volo, mettete sempre sul piatto della bilancia alcuni fattori fondamentali quali:
  • il bagaglio é incluso nella tariffa?
  • Il posto a sedere lo pago?
  • Il check in lo pago?
  • Quanto tempo impiego per arrivare in un aeroporto anziché nell’altro e come sono serviti?



Buona scelta!



lunedì 7 settembre 2015

Welcome back...... oggi si parla di agenzie on line

Quante volte vi sará capitato di acquistare un pacchetto di viaggi o un hotel o solo un biglietto aereo tramite un sito internet? Bene, questi siti si chiamano OLTA (On Line Travel Agencies) che solo da poco la EU ha regolamentato alla pari di una Agenzia di viaggio “normale”, face-to-face. 

Se avete voglia di creare qualcosa ad hoc, su misura, tailor made, questi sono i siti giusti per voi che vi aiuteranno nella scelta del vostro prossimo viaggio (per correttezza non metteró i link, ma solo alcuni dei maggiori players nel mercato Italiano e non solo): Expedia, Last Minute, Bravofly, Volagratis, Edreams, Opodo

! Suggerimento: considerate che a vostro favore giocano i cookies (e non parlo di dolci!): se volete avere realmente delle quotazioni/prezzi diversi, ogni volta che effettuerete la ricerca, anzi prima, cancellate dal vostro browser i cookies e la cronologia e vedrete gli effetti sulle vostre vacanze!